La Realizzazione della Buddità
Il Corso Online “La Via della Buddità: Dialogo sulla Coscienza”, creato da Giulio Cesare Giacobbe.
Il Buddha ha dato inizio a un’epoca che ha visto la nascita di grandi filosofi e saggi. Perché riesumare il Buddha dopo 2500 anni? Perché è l’unico personaggio che si sia dedicato alla soluzione del problema dell’infelicità umana.
Perchè scegliere questo corso?
Quello proposto dal Buddha è un vero e proprio metodo scientifico.L’infelicità è una condizione nevrotica, perché in realtà noi nasciamo felici, ma perdiamo questo stato durante la crescita.
Il Tao già affermava che per vivere bene e in salute dobbiamo vivere in armonia con le leggi della vita.Per la psicologia la gente è infelice perché accumula tutta una serie di traumi.Un trauma è un’aggressione. La natura fa sì che, se veniamo aggrediti, il corpo produce adrenalina e lo aiuta a fuggire o a reagire.I problemi della vita di oggi, non sono sempre affrontabili scappando via o uccidendo la persona che ci porta la notizia sgradevole, e quindi abbiamo continue sollecitazioni sul sistema nervoso e sulla struttura muscolare.
Quando la tensione accumulata supera il punto critico, il nostro sistema si scarica attraverso il pensiero.Il pensiero è la simulazione dell’azione che non abbiamo compiuto. Ogni volta che subiamo un attacco o un sopruso, nei giorni a seguire continuiamo a pensarci sopra.La prima grande scoperta del Buddha è che il pensiero non solo è nevrotico, ma soprattutto viene formato automaticamente dalla nostra memoria e dal nostro inconscio. In altre parole non siamo gli autori intenzionali del nostro pensiero.Inoltre, crediamo di prendere noi le decisioni prese dal nostro pensiero, ma in realtà quasi tutti i pensieri sono automatici.
Per gli orientali la mente è una scimmia che salta da un ramo all’altro.Siamo nevrotici e soffriamo perché siamo schiavi di una scimmia nevrotica quindi la soluzione, dunque, è far tacere la scimmia, raggiungere il vuoto mentale.Il Buddha ha scoperto la funzione terapeutica ed esistenziale del vuoto mentale.
Lo zen è il pastore sardo che, rispondendo alla domanda “A cosa pensi quando guardi le pecore?” risponde: “Ma a cosa dovrei pensare? Sto guardando le pecore!”Il vuoto mentale è stare fuori dalla mente per stare nella realtà.Siddharta scoprì che la realtà è impermanente cioè il cambiamento è la legge universale della realtà e scoprì che ciascun fenomeno è collegato e in rapporto a qualunque altro fenomeno. Disse che non esiste il sé ma solo il non-sé. Per “sé” intendeva un fenomeno che potesse avere esistenza di per se stesso, indipendentemente dagli altri.La conclusione è che non esiste né Dio, né anima, né vita dopo la morte, poiché sono tutti dei “sé”.Il Buddha era dunque ateo e antimetafisico. Per lui l’unica cosa che esiste è il qui e ora, nell’impermanenza. Per seguire il Buddha bisogna smettere di pensare, ma praticare la disciplina del Dharma.
Cosa imparerai con questo corso?
Iscriviti al mio corso online “La Via della Buddità: Dialogo sulla Coscienza” e avrai accesso alle mie lezioni dove imparerai:
A vivere in armonia con le leggi della vita;
Come raggiungere il vuoto mentale;
La legge universale della realtà;
Praticare la disciplina del Dharma.